- Pubblicata il 30/04/2021
- Autore: Hulrich
- Categoria: Racconti erotici gay
- Pubblicata il 30/04/2021
- Autore: Hulrich
- Categoria: Racconti erotici gay
Il mio primo bocchino - Milano Trasgressiva
Domenica scorsa, approfittando di quel poco di libertà che ci rimane, sono andato a trovare una zia e mio cugino un po' più grande di me con gli anni. Sono stato invitato a rimanere a pranzo da loro, dato che abito da solo ho accettato. Finito il pranzo, mia zia e mio cugino si sono ritirati per riposare un po', io sono rimasto in giardino a godermi della bella giornata. Me ne stavo al sole quando ho sentito degli strani rumori da un casetta prefabbricata utilizzata per gli attrezzi da giardino; mi sono avvicinato per vedere cosa stava succedendo, dalla penombra ho visto qualcosa che non mi sarei mai aspettato; mio cugino nudo che si masturbava con velocità godendo. Aveva un cazzo di almeno 20 cm. con una grossa cappella a fungo e due palle pendenti. A quella vista anch'io mi stavo eccitando infatti mi era diventato duro.
Involontariamente ho fatto rumore e lui si è accorto che lo stavo spiando. Io rosso dalla vergogna stavo per andare via ma lui mi ha chiamato con un cenno della mano invitandomi ad avvicinarmi. Io come in trans andai da lui (forse era quello che volevo); ha notato della mia erezione e ha sorriso, ha preso la mia mano e l'ha portata ai suoi testicoli facendomeli accarezzare, io all'inizio feci un po' di resistenza ma era da tempo che avevo voglia di fare un esperienza con un uomo, di provare ad averlo in bocca, così mi lasciai andare. Con la sua mano mi fece stringere il suo cazzo e muovendola mi istruiva, sentivo la sua durezza non ancora al massimo, mi lasciò e io continuai da solo a far scivolare la mano su e giù. Vedevo la sua cappella diventare sempre più grossa e invitante, i suoi respiri sempre più affannosi. Mi mise una mano sulla spalla invitandomi ad inginocchiarmi (il momento tanto atteso era arrivato … mi sarebbe piaciuto? L'unico modo per saperlo era provare, facevo ancora in tempo a ripensarci, decisi di andare avanti).
Avevo la sua cappella vicino alla mia bocca che mi ipnotizzava come un serpente con la sua preda mentre le mie mani andavano al ritmo della masturbazione. Sulla sua punta era spuntata una goccia , era il momento di provare con la bocca; allungai la lingua e la leccai, rimase un filo trasparente tra lingua e la cappella, il sapore non era male era solo un po' salata quindi continuai a leccare bene quello che rimaneva, sentii degli apprezzamenti da mio cugino: “Bravooooo, ora succhia …. “. Titubante aprii la labbra e cercai di prendere quel fungo in bocca, non fu facile infatti dovetti insalivarlo bene per farlo scivolare all'interno. Tenerlo in bocca non era male, sentivo la sua cappella che premeva sulla lingua e mi riempiva il palato, con la mano gli stringevo le palle. Mi mise le mani sulla nuca costringendomi ad andare avanti e indietro su quell'asta, all'inizio non era facile ma la mia bocca si adattò presto a quella presenza e iniziò a scivolare bene. Nel movimento di va e vieni sentivo la cresta della cappella che si era indurita al contatto della lingua e ogni passaggio corrispondeva con un fremito dell'asta. Mi piaceva, ma anche io pretendevo qualcosa. Mi aprii la patta e uscii il mio cazzo e inizia a masturbarmi.
Il piacere di averlo in bocca aumentava sempre più, succhiavo e sentivo cambiare il sapore diventava più gustoso, a volte cercavo di farlo arrivare in gola ma non era facile visto la circonferenza della cappella, accarezzavo le palle e cercavo di scappellare ancora di pù quell'asta che era diventata di marmo.
All'improvviso sentii un fremito alla base del mio cazzo che avevo abbandonato a se stesso gustandomi il bocchino raggiunsi l'orgasmo senza toccarmi e dall'altra parte avvertii un sapore strano che mi invase la bocca, lo sperma di mio cugino denso molto salato mi veniva schizzato fino in gola. Ero in estasi dovevo deglutire per forza non c'era alternativa godevo del sapore e della discesa grumosa nella gola. Mi piaceva da morire. Lo succhiai per bene fino all'ultima goccia fino a quando il suo cazzo non perse la sua erezione.
Siamo stati in silenzio per circa un quarto d'ora. Prima di andare via quella sera gli ho fatto un altro
bocchino più gustoso del precedente perchè più voluto e con più esperienza.
Così ho fatto il mio primo bocchino .
Altre storie in Racconti erotici gay